Tradizionalmente era il buffone di corte. Come non pensare a: "Mister Obamaaa..." ?
Dalla carta del matto, ebbe origine il jolly, che può rappresentare tutte le altre carte a piacere, senza identificarsi con nessuna. La frase chiave del matto è : "Tutte le vie sono le mie". Il matto non ha preferenze. E’ l’eterno viaggiatore senza legami o nazionalità. Libero da qualunque complesso o giudizio. Oltre ogni divieto. Non si pone domande.
Per Waite il matto é un fighissimo giovanotto, spensierato, sull'orlo del precipizio. Si fece praticamente ritrarre da Pamela Smith distorcendo l'iconografia che fino ad allora era il pellegrino o il buffone.
Poi arrivò lo schizzatissimo Crowley e con il surrealismo di Frieda Harris tirò fuori un matto che si vede come un illuminato, un dio, un potente gigante nel flusso dell’energia. Una forza liberatoria incommensurabile, dall’energia illimitata, senza precedenti, scaturita dal nulla. E' libertà totale, follia, disordine, caos, ma anche l’impulso creatore fondamentale.
Se mettiamo il matto accanto al mondo, si ricrea qualcosa di completo, già che sono la prima e l’ultima carta degli arcani maggiori, alfa e omega, primo e ultimo grado. Il matto è l’energia fondamentale che s’incarna nella realizzazione totale che è il mondo.
Con le due carte messe cosi, è evidente che il matto pare dirigersi con determinazione verso l’ovale del mondo, dove la donna nuda pare danzare attirandolo a se. Se mettiamo il matto accanto al mondo, si ricrea qualcosa di completo, già che sono la prima e l’ultima carta degli arcani maggiori, alfa e omega, primo e ultimo grado. Il matto è l’energia fondamentale che s’incarna nella realizzazione totale che è il mondo.
Io nella carta del mondo ci vedo rappresentato il paese che lo ha eletto.
Il matto è un’ attore allo stato puro, un’entità seminatrice di energia, può esacerbare, nutrire o spogliare chi lo circonda. Non ha una concessione dello spazio, lui è lo spazio. Non ha una concezione del tempo, lui è il fenomeno che arriva. Non teme di liberare l’istinto per più primitivo che sia.
Il matto di Wirth ha le nudità scoperte dal gatto e se ne frega.
Per Erasmo la pazzia è capace di piazzarsi davanti ad una platea e lodare se stessa, contaminando la ragione in modo che nessuno riesce a scampare ne i saggi, ne il clero, ne il Cristo già che si è fatto uomo. La pazzia sottomette tutto ciò che è umano.
Il matto è come l’animale selvatico, che si nutre da solo e non sbaglia mai cibo. Al contrario degli animali in gabbia (l’opposizione), che deve essere alimentato ad orari fissi senza libertà di scelte.
E non ho incominciato io! Molto meno Veronica! Ma lui stesso, che nelle prime campagne elettorali, fra i gadget di forza Italia creò un mazzo di carte. Col suo faccione in mezzo agli Assi (ormai diventato un cult fra i collezionisti). In tutti i dittatori si cella il matto, e spesso mette in ombra l'imperatore. Mussolini impersonava bene l'arcano imperatore, anche se l'energia della follia non gli mancava. L'imperatore Duce cacciò da Cefalù il matto tarocchiano per eccellenza Aleister Crowley. Se allora ci fossi stato Berlusconi, si sarebbe buttato a capofitto nelle orgie condite a droga di Crowley a badia Telema... E qui mi fermo prima di incominciare a sembrare una sorta di Piero Angela dopo l'sbornia.
Il matto è un’ attore allo stato puro, un’entità seminatrice di energia, può esacerbare, nutrire o spogliare chi lo circonda. Non ha una concessione dello spazio, lui è lo spazio. Non ha una concezione del tempo, lui è il fenomeno che arriva. Non teme di liberare l’istinto per più primitivo che sia.
Il matto di Wirth ha le nudità scoperte dal gatto e se ne frega.
Per Erasmo la pazzia è capace di piazzarsi davanti ad una platea e lodare se stessa, contaminando la ragione in modo che nessuno riesce a scampare ne i saggi, ne il clero, ne il Cristo già che si è fatto uomo. La pazzia sottomette tutto ciò che è umano.
Il matto è come l’animale selvatico, che si nutre da solo e non sbaglia mai cibo. Al contrario degli animali in gabbia (l’opposizione), che deve essere alimentato ad orari fissi senza libertà di scelte.
E non ho incominciato io! Molto meno Veronica! Ma lui stesso, che nelle prime campagne elettorali, fra i gadget di forza Italia creò un mazzo di carte. Col suo faccione in mezzo agli Assi (ormai diventato un cult fra i collezionisti). In tutti i dittatori si cella il matto, e spesso mette in ombra l'imperatore. Mussolini impersonava bene l'arcano imperatore, anche se l'energia della follia non gli mancava. L'imperatore Duce cacciò da Cefalù il matto tarocchiano per eccellenza Aleister Crowley. Se allora ci fossi stato Berlusconi, si sarebbe buttato a capofitto nelle orgie condite a droga di Crowley a badia Telema... E qui mi fermo prima di incominciare a sembrare una sorta di Piero Angela dopo l'sbornia.
8 commenti:
Comunque è vero, Berlusconi incarna proprio la carta del matto, un giorno è presidente del consiglio, un giorno è operaio, un giorno guida la locomotiva, il giorno dopo fa le corna a Chirac, ci manca solo che vada in giro con la calzamaglia colorata e il cappello con i campanellini sulle punte..io ce lo vedrei, secondo me si sentirebbe anche a proprio agio!
non è affatto matto, anzi...è estremamente lucido purtroppo per noi...non conoscevo il suo mazzo di carte, mi mancava..:-)
Ciao Silvio. Mio seguitore per opzione.
Il linguaggio del tarocchi è metaforico, il matto può anche essere lucido, ma ha l'energia della follia.
Berlusconi è il padrone della corte e allo stesso tempo caricatura della corte stessa.
Le carte di Berlusconi le ho viste per la prima volta al museo dei tarocchi ei Riola, (orrore)vicino accanto a quelle di Frida Khalo.
Già lo abbiamo visto distribuire temerario stuzzichini alla assemblea della Coldiretti a Roma!!!
Adesso ci chiediamo: Cosa combinerà al G8 all'Aquila?????
Cristian
ah,ok allora...:-))
a me non piace la politica, la seguo poco , i politici sono persone fondamentalmente egoiste e vanitose, non pensano un'attimo alla gente e al loro bene, ed è finita qui per quanto riguarda il commento su la politica altrimenti potrei diventare "violenta" e "incazzereccia"...per quanto riguarda la carta del matto, mi piace tantissimo, esprime questo senso d'innocenza e leggerezza,la sua non curanza di ciò che la gente può dire,pensare o fare nei confronti... il "matto" è come il bambino piccolo, con la verità sempre in bocca e la saggezza dell'innocenza..perchè ancora con l'animo puro...
Mary, qualche giorno fa progvolution mi ha dato il premio Violeta. L'ho accettato e se ho ben capito posso darlo a mia volta ai blogger a cui quel tipo di premi ritengo si addica. Il tuo blog secondo me si addice molto a quel premio, perciò ti nomino e se sei d'accordo passa a ritirarlo.
"... Este premio es dado a los blogs que tienen algunas de las sensaciones del color violeta. Son algunas de ellas: magia, encantamiento, graciosidad, magnetismo...y todo aquello que parece mágico".
Il regolamento del premio prevede di esibire il simbolo sul blog, indicare i blog che meritano il premio, avvisarli.
Ringrazio Romeo per il premio violeta.
L'ho già retirato e linKato da me, anche se dubbito di poter indicare la gente giusta. Quelli che leggo io, me lo tirerebbero in testa, magari proprio per questo che gli seguo.
Comunque trovo fighissimo che tu abbia pensato a me.
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