lunedì 10 giugno 2013

INNAMORARSI… perché mai?!

mary valeriano occhi
Quando mi innamoro seguo delle tape. La prima di tutte è la negazione: Io innamorata? Figuriamoci! La seconda è la superlativizzazione di lui che è più intelligente, più bello, più divertente… Insomma, più tutto e più figo di me. Fra me e lui ci aggiungo tanta di quella roba! Facendo di  lui una sfida per me e il mio ego problematico! Quando mi innamoro vedo tutte le qualità che lui ha e aggiungo delle altre, cosi che arrivo a un passo dal venerarlo come un dio, ma la catasta di robe da me ammucchiate mi spaventano, cosi che mi allontano prima che nella mia mente possa formarsi la frase “lui è unico” il che sarà il segnale che mi sono fottutamente innamorata. Tutto questo mimimi è il motus operandi della carta La Luna, che mi frena dal seguire l’stinto, che mi porta a mordermi la lingua per non pronunciare frase “lui è unico”. Mordo le labbra pure mentre scrivo. Non si può dire, nemmeno sussurrare, tale formula magica che fa crollare qualsiasi barriera.

sabato 19 gennaio 2013

LA STELLA essere se stessi è equilibrante!


Stella 11


Ci sono giorni in cui le cose inaspettate ci fanno sentire piccoli. Quel giorno, io già mi sentivo oltre i limiti della piccolezza. Uno di quei momenti in qui la mia fragilità è ben raccontata dai mei cappelli, che scapigliati insistono in seguire i mei stati d’animo. Non mi ero preparata (con i rituali di bellezza del caso) per essere guardata, eppure l’universo mi regalò, di vedermi riflessa negli occhi dell’altro in bellezza. Solitamente io non ho barriere, sono toccata sia dal bene che dal male e sbaglio molto per questo. Spesso quando ho davanti qualcuno che ha dubbi, io mi vedo in lui, ma quel giorno lui non aveva dubbi, e io non avevo dubbi. Mi ha mostrato la certezza con parole gentili. In quel mio momento particolare, bellezza, gentilezza e certezza erano per me doni graditissimi. Sorpresa, sentendo la voglia di toccare con mano i miei limiti e di capire cosa fare con quei limiti, sono rimasta ad ascoltare dall’altro, l’immagine di me che mi si delineava davanti. Ci sono giorni in cui le cose inaspettate ci fanno sentire piccoli, ma quel giorno, io desnuda da stereotipi, avevo davanti un essere umano in cui specchiarmi era un privilegio.