domenica 27 settembre 2009

LA TORRE quando tutto è da rivedere

Ci sono pochi momenti più drasticamente sollevanti di quando si pronuncia la frase: “Io non ti amo più”
Spesso le nostre vite sono come torri costruite su fondamenta franose, le innalziamo nei cieli, le facciamo durare nel tempo, isolandoci nel piccolo mondo della torre, per difendere il proprio territorio. Cercando di non far caso alle fondamenta su cui poggiamo. Dimenticandoci di innalzare noi stessi e continuando a sostenere la torre.
Dopo il diluvio, con la terra ancora copiosamente irrigata, gli uomini, rimasti in pochi, piuttosto che disperdersi a coltivare i campi, si riunirono per innalzare una torre, che arrivasse fino al cielo, a Dio. La costruzione della torre di babele, intendeva essere un atto d'amore, ma strada facendo gli uomini divennero cosi orgogliosi della propria opera, che nessuno coltivava più i campi... Allora Dio creò la diversità delle lingue e gli uomini partirono alla conquista della terra tornando a lavorarla.
Che senso ha cercare Dio in cielo, se non lo cerchiamo sulla terra?!

La carta della torre invita a domandarci sulle nostre certezze, a comprendere che anche nella torre più alta, solida e bella, bisogna tenere conto della debolezza di ogni singolo mattone. Che a volte, anche una costruzione enorme, se non doveva essere eretta, andrebbe rasa al suolo, lasciando spazio a nuove cose e liberandoci dalle mura opprimenti.
La torre è il crollo delle certezze.
La caduta di Adamo ed Eva, cacciati dal paradiso, significa sofferenza, ma significa anche che devono ricominciare da capo, avendo davanti nuove possibilità.
Il consiglio della torre è: "Se crolla la torre, con i sassi costruiteci un castello".






4 commenti:

Perline e bottoni ha detto...

Questa carta mi piace molto.

Veneris ha detto...

Anche a me è piaciuta molto questa carta.

maryvaleriano ha detto...

Mi fa piacere che a Perline e Veneris sia piaciuta la carta della torre, cosi come l'ho spiegata.
Confesso che la carta della torre per molto tempo non mi era per niente simpatica... Finché non ho capito di essere una coccuitissima costrutrice di torri. Ho compreso 'inutilità dei sensi di colpa nell'abbattere ciò che va abbattuto e l'importanza di non costruirsi attorno situazioni imgombranti.
Un bacione :-)

amatamari© ha detto...

Ci vuole pure un pizzico di coraggio e di lealtà per comprendere che se la torre ha proprio da cadere e allora che cada: meglio costruire una nuova che tenere su una cosa traballante che - o prima o dopo - finirà il suo tempo.
Bellissima foto immagino molto difficile da eseguire...
:-)