sabato 23 giugno 2012

CEDERE IL PASSO SIGNIFICA RIMANERE SOLI.

Questi giorni ho pensato moltissimo a mia madre e a le cose che mi ha insegnato, mi diceva (e ancora dice) tipo “Ti romperai l’osso del colo!” (per una mamma non ti romperai mai il mignolo, ma la rottura dell’osso del colo, in tutto il mondo e paese, è quel che vedono nelle loro madre-visioni) “Stai attenta a questo… Non fare quell’altro…”
Mescolate a tutte le raccomandazioni mammesche, mia madre mi ha insegnato moltissime cose belle, ma ho appreso anche quelle che non mi ha detto, ma mi ha messo davanti agli occhi con le sue gesta, azioni, decisioni… Ho sempre visto per tutta la mia infanzia e adolescenza (ho vissuto con i miei genitori soltanto fino ai 19 anni) mia madre che si prodigava per gli altri e con un scambio equo di energie e favori che rendeva la vita più bella, attraverso la condivisione delle cose semplici. Probabilmente per questo, sono sempre immischiata in vortici di scambi col prossimo e sono felice di questo.
Ma fra le cose che ho imparato troppo tardi è che bisogna salvare noi stesse, quando impariamo dalle nostre madri il cedere il passo al consorte.
Accidenti! Non è affatto semplice mettere in pratica questa cosa di sorpassare la propria madre, di agire in  modo diverso… Ho anche io spesso ceduto il passo, messo da parte me stessa e dato in mano ad altri le chiavi della mia esistenza… Sono diventata talmente brava in questo che lo faccio anche a relazione finita… Lascio che la gente pensi che sono ancora con lui (anche se viviamo in case separate), per la sciocca idea che questo possa essere cosa buona, per il semplice e idiota motivo che nella frazzioncina dalle idee medioevale dove vivo alla gente fa comodo vivere cosi.
Non è che a furia di cedere il passo ci si dimentichi a cosa servono le gambe?
E se poi i luoghi dove arrivare finiscono nel dimenticatoio?
Echecazzo! Questo è un mondo di uomini e una donna che cede il passo è spacciata ancora prima di incominciare qualsiasi camminata e soprattutto è sola (indipendente dal fatto di vivere o meno in una relazione), cedere il passo è più che ritrovarsi sola, è anche ritrovarsi sperdute e atroffizate alla vita. Diventare una  zoombie-donina-per-bene, che senza un petegolezzo al giorno va in crisi di astinenza con convulsioni di bile contro le altre donne.
E' ora che io accetti di sorpassare mia madre e soprattutto di non cedere il passo ai altri perché tanto con le gambe mie non saprebbero nemmeno cosa fare.
E’ ora che io accetti di spalancare le braccia alle cose belle che la vita mi dona senza immollarmi nell’altare delle privazioni far felici gli altri.
Forze la salvezza stia nel vedere attorno a noi le donne atrofizzate per quello che sono: sempre pronte a dispensare consigli su come cedere il passo... Le guardo e vedo quello che non voglio diventare.
Nè come le donnine per bene nè come mia madre.
Credo che essere Mary possa bastare.

1 commento:

Perline e bottoni ha detto...

Tesoro mio, non so che ti è successo o cosa ti hanno fatto! Io ho una mamma molto "rompente" con la quale ho un rapporto molto conflittuale ma che mi ha insegnato soprattutto con l'esempio i valori di onestà, rettitudine, senso di sacrificio e anche di generosità che ho fatto miei. Mia madre mi ha sempre detto che per i figli bisogna ingoiare anche tanti rospi e mantenere la famiglia unita. Ma quando ha visto la mia sofferenza quando ho scoperto che mio marito era peggio di Parolisi, è stata lei ad implorarmi di separarmi. Io adesso sono felicemente sola, perchè sono capace di fare qualunque cosa senza l'aiuto di nessuno. Non ho intenzione di rinunciare alla mia libertà per nessuno che sia molto meglio di me. Sono molto più sole le mie amiche sposate con mariti spenti, stanchi, spesso traditori, che io insieme ai miei tre faticosissimi figli!