lunedì 2 gennaio 2012

REBUS IRRISOLTO…

Io che non so trattenere le emozioni, che mi si legge in faccia ogni pensiero, che spesso cambio idea davanti alla meta… E beh… Sono insicura… Io, per un po' ho avuto un tarlo in testa.
Mi chiedevo se esistessi davvero qualcuno che fossi abbastanza per se stesso, cosi com’era?
Qualcuno che riesce a vivere al di fuori del banalissimo vortice dei comuni mortali cercatori di plenitudine nel denaro, nel sesso, nel dovere compiuto… Uno sicuro, con circostanze fredde di dura razionalità, piantato su questo pianeta con solidità e pesantezza… Mi chiedevo se non fossi  una noiosissima creatura alla Spock.
Amore e amicizia hanno un prezzo, ma l'essere solitario spesso non si dà agli altri perché è avaro di se stesso e dietro al pseudo mistero probabilmente sguazza nel nulla.
Eppure, invece di scappare, mi sentivo tentata di allungare la mano e fare sentire alle mie ditta quel che da me appariva cosi lontano, estraneo apparentemente estremo…
la forza tempio dello sproloquio tarocchiPerché mai ci sentiamo stuzzicati a sperimentare i pensieri dell'altro, quando sono agli antipodi dei nostri?
Il faccia a faccia con la solidità dell’altro per l’insicuro, per me, è una sfida a non scivolare nel sentirmi in dovere di compiacere l’altro.
Questa bega faccenda non faceva per me, sono stata scartata ho deciso di mollare.
Ci sono altre cose per me e io ci sono per tante altre cose.
Non so quali strade percorrerò  nella evoluzione della mia vita, ma la vita è l'arte dell'incontro. Da ogni incontro si impara da se stessi, sopratutto quando l'altro è cosi generoso da permetterti di specchiarsi nei suoi occhi.
Questo è quanto.