venerdì 26 giugno 2009

MONDO VIRTUALE


"Quall'è la differenza fra il mondo reale e il virtuale?"
"Hum..."
"Non so esattamente..."
"Ma credo che il mondo reale, in verità non esiste!"

Questi sono i miei dubbi... Mi sono infilata in qualche social network... Ho trovato amici di infanzia... Mi sono divertita, ma mi sono anche mentalmente stancata... Non è mica semplice correre dietro alla gente sullo web!

venerdì 19 giugno 2009

LA LUNA NEL MIO GIARDINO


Ho riprodotto la carta della luna nel mio giardino sul tetto
Oggi ho le emozioni ingarbugliate, in sintonia con questa carta. La madre cosmica ricettiva.
Tutti gli aspetti dell’inconscio, dell’intuizione, del mistero intimo dell’essere…
Mi sento come il granchietto che attende e scruta. Aspira a collegarsi con la celestiale luna. Per conquistarne la piena luce, proseguendo a suo rischio e pericolo sul terreno accidentato, sotto l’illuminazione imperfetta. Sotto la luce della luna tutto appare alterato.
"Non ho mai smesso di sognare, sogna di me, sogniamo mille e mille cose e poi ancora mille". 
La luna è lo specchio in cui chiunque può vedersi. Nelle tenebre, lo specchio riflette la nostra solitudine. 
Per proseguire sarebbe più semplice guardare dentro noi stessi, ma spesso ci sforziamo di ragionare e finiamo per costruire logiche sulla base di rappresentazioni equivoche, con risultati per nulla brillanti … Se l’attrazione irresistibile del mistero vince, allora nessuno potrà più arrestare il predestinato, qualsiasi cosa esso voglia.


martedì 16 giugno 2009

AMORE & DENARO

Noi donne cresciute col sogno romantico, siamo spesso in conflitto con noi stesse e col denaro. Per molte persone anche lo stipendio è un componente dell’auto stima e alla fine non ci meravigliamo più se diverse donne dichiarano: “Preferisco l’uomo con i soldi”.
La società ammira di più la donna che perde la testa per il bellone di turno e crocifigge quelle che agli uomini fanno i conti-in-tasca prima di dargliela. Pero appartiene di più alla natura di noi animali umani, pretendere che il maschio riesca prendersi cura (anche economicamente) della donna e della possibile prole.
Non è più "naturale" snobbare il bellone di turno che propone due cuori e una capanna?
Nemmeno il principe azzurro delle favole era squattrinato! Psiche e Eros erano innamorati, ma c'era anche di mezzo il castello divino i bauli zeppi di tesori.
L’amore è scatenato dalla miscela esplosiva di dopamina, testosterone, serotonina, ossitocina, adrenalina… Spostare il baricentro della propria vita e orbitare intorno a un’altra persona motivati da un mix di neurotrasmettitori cerebrali e ormoni sessuali, è molto più rischioso che scelta mirata sul denaro. L’amore è pur sempre transitorio e le prime sensazioni da “sballo” non durano per sempre.
Chi non conosce donne che vivono rapporti insoddisfacenti, gestendo col piglio manageriale i propri matrimoni?
Ma siamo sicuri che il naturale attaccamento alle relazioni stagnate per comodità o convenienza economica non sia dare alle proprie figlie l’esempio che la donna ha valore solo in quanto abbinate a denaro e comodità?
Ho questo tarlo in testa da quando ho deciso di lasciare il marito n° 1. Alcune amiche mi hanno dato della pazza, che sbagliavo perché lui era benestante. Al coro si è aggiunta anche mia madre a buttarmi secchiate d’acqua via telefono dal Brasile.
Com’è che le stesse donne, che affermano esserci sposate per amore, possono tranquillamente incitare altre a continuare storie invivibili soltanto per denaro?!
Sono arrivata alla conclusione che le persone hanno un rapporto più complicato col denaro, di quanto lo ammettano!
Intanto io quel matrimonio l’ho chiuso, per non mandare a suicidio la mia vagina, che io alla Abigail ci tengo, e poi non so viverci nelle situazioni incarceranti.
Ci possono essere bellissimi rapporti fra persone con diverso potere d’acquisto, ma soltanto se il denaro non è l’aspetto dominante del rapporto e non funge da arma di potere fra i due.
Se le donne non avessero un’opinione molto forte su questo, non è che ci sarebbero meno matrimoni che stanno su col “collante” del mutuo?
Probabilmente l’attaccamento ai beni materiali fa parte dell’istinto di riproduzione dell’specie. Scegliersi il partner che ci fa battere il cuore è coraggioso, cosi com’è naturale rimanere sposati con la casa, l’azienda, il mutuo i debiti… ma quale dei due atteggiamento si avvicina di più alla mercificazione del femminile?
Per una donna guadagnarsi denaro, significa anche dribblare i sensi di colpa per allontanarsi dai figli.
La matassa del rapporto sentimenti-denaro l’ho voluta lanciare nel labirinto dell’attualità, in cui tante donne se la prendono con una che, invece di godersi i nipotini al riparo del proprio patrimonio, dice al mondo che il portarsi rispetto è più importante. Alla faccia del “marito” che anche in stato di evidente declino biologico, colleziona amanti soltanto per che ha la miscela potere-denaro.
Come mai tanti uomini italiani si danno di gomito giustificandolo?
Le donne italiane credono davvero, che se ci fossero state al posto suo, sarebbero state più felici tacendo?
Non sarà che l’incapacità di fare scelte radicali porti alla più facile crocifissione di una donna che si sposa per scelta e poi si ribella per scelta? Almeno quando l’amore non era la giustificativa per il matrimonio, non diventava nemmeno la giustificazione per la sua fine.
Secondo me siamo davvero tutte sulla stessa barca. Voi che ne dite?

sabato 6 giugno 2009

MACHIAVELLICA POLITICA!

La politica è l’arte di pregare le verità essenziali, di chi si crede detentore della verità. Chi in politica agisce con bontà, compassione e verità sincere viene distrutto.
Questo afferma Machiavelli, ma non è una verità creata da lui, ma una verità da lui osservata, che purtroppo possiamo assistere ogni giorno, nelle nostre vite da votanti spesso disorientati.
I politici, secondo Machiavelli, non dovrebbero cercare esternamente la propria moralità, già che la politica è auto normativa e giustifica i suoi mezzi in pro di un bene maggiore, che è la stabilità dello stato.
Alla fine, si sa che la morale della politica è auto alimentarsi da ciò che è effettivo, non da ciò che è affettivo. Che ci piaccia o no, la politica è relativista. Indipendente da quello che consideriamo vizi o virtù, i politici mascherano i vizi da benefici e le virtù da peste bubbonica.

La politica fa incazzare me come a tutti gli altri, ma rendendomi conto che sono fra i pochi che ancora sanno sorridere, l'altro giorno con un amico e cliente del mio ristorante, abbiamo messo in atto la "performance" del Vota Antonio davanti al bar del paese... Un modo come un'altro per far sorridere una frazionccina, ogni giorno meno ridente che rasenta la scazzottata (anche per le scazzottate non posso pubblicare tutte le foto della "performance"). Il far sorridere è riuscito e sono contenta, perché quando non sapremo più nemmeno ridere di noi stessi, allora saremo veramente fottuti, giacché l'uomo politico che tutti vogliamo, lo devono ancora creare in laboratorio.